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Dicembre è iniziato, iniziano i preparativi per festeggiare Natale. Ci sono molti Tradizioni natalizie nelle Alpi. Ogni regione alpina ha la sua.

Il Natale è soprattutto una festa religiosa. È una grande festa per i cristiani, che celebrano la nascita di Cristo. I territori dei paesi alpini si costruirono progressivamente attorno ai possedimenti della Chiesa, ai monasteri e alle lotte di influenza tra potere spirituale e temporale. Le regioni sono state modellate dagli influssi delle guerre di religione, che a loro volta hanno spostato i territori.

Tutta questa storia ha trasmesso usi e costumi diversi dalla celebrazione dell' Tempo di Natale nelle Alpi a seconda delle regioni e dei paesi.

A seconda delle influenze culturali, le celebrazioni dell'Avvento (il mese di dicembre prima di Natale), del giorno di San Nicola (6 dicembre), della vigilia di Natale e del giorno dell'Epifania avranno un'importanza diversa. A ciò si aggiungono antiche credenze pagane provenienti dal profondo della storia, quando le montagne erano popolate da demoni e bestie feroci.

Natale sulle Alpi: dove si festeggia San Nicola?

Ogni anno il 6 dicembre le regioni alpine celebrano la festa del San Nicolas, personaggio emblematico della cultura cristiana e popolare. Riconosciuta per la sua profondità storica e il carattere festoso, questa tradizione unisce leggende, riti religiosi e usanze locali. Ma chi è San Nicola e perché questa festa è così importante sulle Alpi? Torniamo alle sue origini e alla sua evoluzione in questa regione.

San Nicola si ispira Nicola di Myre, vescovo vissuto nel IV secolo in Licia, nell'attuale Turchia. Conosciuto per la sua generosità, è particolarmente famoso per una leggenda secondo la quale salvò tre bambini uccisi da un macellaio, riportandoli miracolosamente in vita. Questo miracolo lo ha fatto protettore dei bambini e un simbolo di gentilezza. Fin dal Medioevo è venerato in molte parti d'Europa, divenendo il santo patrono dei bambini, dei marinai e dei viaggiatori.

Nelle Alpi, celebriamo San Nicola, perché la sua tradizione si è sviluppata grazie alle vie commerciali e religiose che attraversavano questa regione. Gli scambi tra comunità montane e missionari permisero la diffusione del suo culto. Inoltre le popolazioni alpine, spesso confrontate a condizioni di vita difficili e pericoli naturali, trovavano in San Nicola una figura protettiva. Il suo ruolo di guardiano dei deboli e dei giovani rispondeva ai bisogni di queste comunità isolate.

Tuttavia, la celebrazione di San Nicola nelle Alpi non si limita ad un semplice omaggio religioso. È accompagnato da spettacolari usanze locali, inclusa la presenza di personaggi inquietanti come il Krampus. Parleremo di questo personaggio in dettaglio nel prossimo paragrafo. Queste figure scure rappresentano l'opposto di San Nicola: mentre il santo premia i bambini buoni, i suoi compagni puniscono i disobbedienti. Questi personaggi aggiungono una dimensione teatrale alla festa, scandita da sfilate, cortei e interazioni giocose con il pubblico.

Tradizione San Nicola e Krampus nelle Alpi
Tradizione San Nicola e Krampus nelle Alpi

La Krampus Night dà vita a imponenti sfilate per spaventare i bambini e ricordare alla gente l'importanza della virtù. Il giorno successivo, San Nicola appare per premiare i bambini buoni con dolci, noci e mandarini, simboli di abbondanza e generosità.

Anche i mercatini di San Nicola, vicini ai mercatini di Natale, sono un aspetto essenziale di questa tradizione. Offrono un'immersione nell'artigianato e nella gastronomia locale, con prodotti come biscotti alle spezie, pan di zenzero e oggetti fatti a mano. Questi mercati sono luoghi di convivialità, dove i residenti si incontrano per prepararsi alle festività di dicembre.

Le celebrazioni variano da regione a regione. In Austria, città come Salisburgo e Innsbruck organizzano imponenti cortei in cui sfilano insieme San Nicola e i Krampus. Nel Alto Adige, paesi come Bressanone e Bolzano celebrano questa festa mescolando tradizioni cristiane e pagane. In Francia, soprattutto in Alta Savoia, Saint-Nicolas assume una forma più religiosa, con processioni e messe nei villaggi. Infine, dentro Svizzera, città come Zurigo o Friburgo organizzano sfilate familiari caratterizzate da un'atmosfera festosa.

La festa di San Nicola incarna un vero e proprio patrimonio culturale, trasmettendo valori educativi e storie intrise di leggende. Ci ricorda l'importanza della generosità e della bontà in un mondo spesso segnato dalle avversità. Nelle Alpi, questa tradizione continua a vivere, mescolando sacro e festa, passato e presente, e riunendo le comunità attorno a un patrimonio comune.

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Natale sulle Alpi: chi sono i Krampus?

I Krampus, inquietanti creature del folklore alpino, incarnano una tradizione tanto affascinante quanto terrificante, profondamente radicata nelle montagne dell'Europa centrale. Questi esseri cornuti, metà uomini e metà demoni, emergono ogni anno all'inizio di dicembre, principalmente il 5, durante il famoso Krampusnacht (La notte dei Krampus). Infestano le strade per punire i bambini disobbedienti, creando un sorprendente contrasto con San Nicola, una figura di gentilezza e generosità.

Le origini dei Krampus risalgono all'epoca precristiana. Sono associati a riti pagani legati al solstizio d'inverno, periodo in cui le popolazioni alpine cercavano di scacciare gli spiriti maligni e purificare i propri villaggi. Il loro nome deriva dall'antico alto tedesco crampi, che significa "artiglio". Con l'evangelizzazione delle Alpi, queste creature furono integrate nelle celebrazioni cristiane, diventando gli oscuri compagni di San Nicola.

Il 6 di dicembre, Giorno di San Nicola, il santo ricompensa con doni i bambini buoni. Ma il giorno prima, il Krampus intervenire per punire i bambini disobbedienti, minacciandoli di percosse o fingendo di portarli via in un sacchetto. Questa dualità tra bene e male racchiude in sé un messaggio educativo: la necessità di comportarsi con virtù.

I costumi dei Krampus sono impressionanti. Realizzati a mano, sono costituiti da maschere in legno intagliato che rappresentano volti grotteschi, spesso decorati con corna di capra o di capra. I portatori indossano una folta pelliccia e agitano catene e campanelli per accentuare il loro aspetto terrificante. Questo mestiere, tramandato di generazione in generazione, è parte integrante della tradizione.

La Krampusnacht, celebrato il 5 dicembre, è il momento clou di questa tradizione. IL Krampusläufe, o le sfilate dei Krampus, animano le strade dei paesi alpini. Gli spettatori, mescolando paura e fascino, si accalcano per ammirare queste creature in azione. I Krampus a volte inseguono i bambini, aggiungendo una dose di adrenalina alla festa. Queste sfilate sono spesso accompagnate da musica tradizionale, falò e mercatini di Natale.

Particolarmente vivaci sono le sfilate dei Krampus Austria, in particolare a Salisburgo, Innsbruck e nella valle di Gastein. In Baviera, a Monaco o Berchtesgaden, la tradizione rimane forte. In Italia, in Alto Adige, anche paesi come Bolzano e Bressanone offrono spettacoli memorabili. In Svizzera, anche se più recente, questa usanza sta guadagnando popolarità, soprattutto nelle regioni di lingua tedesca.

I Krampusläufe sono molto più che semplici eventi festivi: perpetuano una ricca cultura locale e preservano una forma di teatro popolare. Ogni sfilata è una celebrazione dell'identità alpina, dove storia, artigianato e folklore si fondono. Nella società moderna questi rituali offrono un ricordo tangibile delle tradizioni ancestrali.

Sebbene le loro apparizioni possano spaventare i giovani spettatori, i Krampus incarnano una lezione universale sulla disciplina e sulla moralità. La loro presenza sottolinea l’importanza dei valori familiari e delle buone azioni, aggiungendo un tocco teatrale e spettacolare alle celebrazioni natalizie.

Bisogna aver assistito ad una sfilata dei Krampus per rendersi conto che è un'esperienza indimenticabile che vi trasporterà in un mondo dove miti e leggende prendono vita, ricordandovi che luce e ombra sono inseparabili dallo spirito natalizio.

Perchten
Maschere Perchten

Chi sono i Perchten, in giro tra Natale e Capodanno sulle Alpi?

I Perchten sono figure mascherate del folklore alpino, che rappresentano la dualità tra il bene e il male. Il termine “Perchten” è il plurale di “Perchta”, un'antica dea associata alla luce e all'oscurità. Le sfilate dei Perchten, chiamate "Perchtenläufe", si svolgono principalmente tra Natale e l'Epifania, periodo noto come "Rauhnächte". Questi eventi hanno lo scopo di scacciare gli spiriti maligni e garantire prosperità per il prossimo anno.

I Perchten sono divisi in due categorie:

  • Schönperchten : il “bel Perchten”, che simboleggia la luce e la benevolenza.
  • Schiachperchten : i “brutti Perchten”, che rappresentano le forze oscure e caotiche.

I Perchtenläufe sono particolarmente diffusi in Austria e Baviera. Ecco alcuni luoghi e date importanti per partecipare a queste sfilate:

  • Salisburgo, Austria : Intorno al 6 dicembre nella città di Salisburgo, soprattutto nel centro storico e nella Linzergasse, si svolgono numerose sfilate di Krampus e Perchten.
  • Altenmarkt-Zauchensee, Austria : Il 6 gennaio in questa località si svolge il grande Pongauer Perchtenlauf, che perpetua una tradizione secolare.
  • Regione Inn-Salzach, Baviera, Germania : Nei quartieri di Altötting e Mühldorf a dicembre si svolgono diverse sfilate di Perchten, che offrono un'atmosfera mistica e festosa.
  • Monaco, Germania : Durante l'Avvento la città organizza anche Krampus e Perchtenläufe, in particolare in Marienplatz, attirando molti spettatori.
La tradizione della Befana in Italia
La tradizione della Befana in Italia

La Befana, per concludere le vacanze di Natale sulle Alpi italiane

La Befana, figura emblematica dell'Epifania in Italia, occupa un posto unico nelle tradizioni delle regioni alpine settentrionali, in particolare nel Trentino-Alto Adige, la Veneto con Lombardia.

La sua origine risale a credenze pagane precristiane, dove incarnava riti legati al ciclo agricolo e al solstizio d'inverno. La Befana rappresentava quindi la fine dell'anno e l'arrivo di un nuovo periodo, che portava con sé gli spiriti maligni a garanzia di prosperi raccolti. Con la cristianizzazione questa figura venne integrata nella storia dei Re Magi. Secondo la leggenda, il befana Si sarebbe inizialmente rifiutata di accompagnarli a Betlemme, ma, sopraffatta dal rimorso, da quella notte ha viaggiato per il mondo per offrire doni ai bambini, sperando di ritrovare lì il bambino Gesù. Divenne così simbolo di generosità, personificata da una vecchia vestita di stracci, munita di una scopa che simboleggiava sia il suo mezzo di trasporto che la sua funzione purificatrice.

Durante la notte tra il 5 e il 6 gennaio, La Befana visita le case per mettere doni nelle calze dei bambini ben educati: dolciumi, frutta secca o piccoli giocattoli. I bambini che non sono stati obbedienti ricevono carbone, spesso fatto di zucchero nero, uno scherzo ora visto con umorismo.

In Alpi italiane, La Befana si esprime attraverso tradizioni specifiche di ogni regione. In Trentino-Alto Adige i cortei in costume hanno come protagonista la vecchia, accompagnati da canti tradizionali e racconti popolari. HA Bolzano et Merano, i mercatini di Natale si prolungano fino all'Epifania, proponendo bancarelle dedicate alla Befana, dove i visitatori potranno scoprire prelibatezze e prodotti artigianali. In Veneto, è viva la tradizione del “Panevin”: vengono accese le pire per segnare la fine dell'inverno e accogliere la Befana, simboleggiando così il rinnovamento e la speranza per l'anno che verrà. A Verona eventi pubblici celebrano il suo arrivo, spesso con distribuzione di caramelle per i bambini. In Lombardia, a Bergamo, si organizzano festose sfilate, mentre i bambini preparano con cura le calze per ricevere le loro sorprese. A Milano la Befana è legata anche ad iniziative di beneficenza, con volontari travestiti che visitano gli ospedali per portare doni ai bambini malati. Nel Friuli Venezia Giulia, rituali di purificazione mediante il fuoco accompagnano la celebrazione. In alcuni paesi vengono bruciate bambole con l'immagine della Befana per celebrare la fine dell'anno trascorso e per purificare quello a venire.

Attraverso queste usanze, il Befana sulle Alpi non si limita al ruolo di distributrice di doni: incarna un simbolico passaggio tra il vecchio e il nuovo, dove si mescolano elementi di purificazione, fecondità e rinnovamento. Oggi questa tradizione rimane profondamente viva, perpetuata da famiglie e comunità attaccate alle proprie radici culturali. Al di là del suo folklore, la Befana rappresenta un momento di condivisione e generosità, che segna la fine delle festività natalizie con calore e speranza per l'anno che inizia.

Mercatini di Natale sulle Alpi: eventi ancestrali!

I mercatini di Natale sulle Alpi affondano le loro origini nel Medioevo, traendo ispirazione dalle tradizioni germaniche in cui gli artigiani presentavano le loro creazioni alle fiere invernali.

Questa consuetudine si è progressivamente estesa alle regioni alpine, abbracciando le specificità locali e le tradizioni montane. Lo sviluppo di questi mercati nelle Alpi ha risposto al bisogno di ritrovo comunitario durante i lunghi mesi invernali, offrendo ai residenti l’opportunità di acquistare prodotti artigianali, cibi festivi e regali in preparazione alle celebrazioni natalizie. Servivano anche come luoghi di scambio culturale, rafforzando il tessuto sociale dei villaggi alpini.

Oggi il Mercatini di Natale sulle Alpi sono diventate importanti attrazioni turistiche, attirando visitatori da tutto il mondo. Contribuiscono in modo significativo all'economia locale stimolando il commercio, l'artigianato e il settore del turismo. Inoltre, preservano e valorizzano il patrimonio culturale regionale, offrendo prodotti tipici, spettacoli tradizionali e decorazioni autentiche, rafforzando così l'identità culturale delle comunità alpine. In breve, i mercatini di Natale nelle Alpi riflettono una tradizione secolare che unisce convivialità, economia locale e preservazione culturale, offrendo un’esperienza unica sia alla gente del posto che ai visitatori.

Mercatino di Natale
Mercatino di Natale

Tra i mercatini di Natale più festosi ricordiamo i seguenti:

  • Natale nelle Alpi ad Annecy : Dalla fine di novembre all'inizio di gennaio, Annecy si trasforma in un villaggio magico con illuminazioni, mercatini artigianali e attività per tutte le età.
  • Mercatino di Natale di Govone : Il borgo di Govone, sulle colline del Roero tra Cuneo e Asti, di fronte alle Alpi, ospita uno dei mercatini di Natale più grandi d'Italia, con bancarelle di artigianato, spettacoli e la Casa di Babbo Natale.
  • Fiera dell'Immacolata a Torino : Ogni 8 dicembre Torino celebra questa tradizionale fiera con bancarelle che offrono prodotti artigianali e gastronomici locali.
  • Mercatino di Natale verde a Aosta : Dalla fine di novembre all'inizio di gennaio, la città di Aosta si adorna di chalet in legno dove artigiani e produttori locali propongono oggetti fatti a mano e specialità gastronomiche.
  • Festa della Micòoula a Hône : All'inizio di dicembre, il villaggio di Hône celebra questo pane tradizionale arricchito di frutta secca, con degustazioni ed eventi culturali.
  • Mercatino di Natale di Montreux : Situato sulle rive del Lago di Ginevra, questo mercato offre un'atmosfera magica con chalet decorati, prodotti artigianali e la Casa di Babbo Natale accessibile con il treno a cremagliera.
  • Mercatino di Natale di Berna : Situato sulla Münsterplatz, questo mercato offre prodotti artigianali e specialità locali in un ambiente storico.
  • Mercatino di Natale di Coira : La città più antica della Svizzera ospita un mercato festivo con bancarelle di artigianato e gastronomia locale.
  • Mercatino di Natale di Insbruck : Con lo sfondo delle Alpi, questo mercatino propone prodotti artigianali, decorazioni e specialità tirolesi.
  • Mercatino di Natale di Bolzano : il mercatino di Natale più grande d'Italia, con bancarelle di artigianato, specialità tirolesi e concerti.

Le tradizioni natalizie nei paesi alpini riflettono una ricchezza culturale unica, mescolando folklore, spiritualità e convivialità. Dai vivaci mercatini di Natale alle spettacolari sfilate di Krampus e Perchten, le celebrazioni del giorno di San Nicola e la dolce magia della Befana, ogni regione esprime le proprie radici attraverso usanze radicate. Riuniscono le comunità attorno a eventi festivi, creando un forte legame tra passato e presente. Nel cuore dell'inverno, ci invitano a celebrare non solo il Natale, ma anche la speranza e l'armonia, rendendo questo periodo un momento di condivisione e trasmissione in queste montagne senza tempo. Naturalmente, tante deliziose specialità culinarie accompagnano i festeggiamenti. Saranno oggetto di un prossimo articolo.

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